Il Governo, si sa, è a caccia di soldi, risorse che possano rimpinguare le casse dello Stato ed evitare di far pesare Imu e Iva sui cittadini.
Ma, se per la tassa sugli immobili e l’aumento dell’aliquota di un punto percentuale è stato tutto rimandato a quest’autunno, qualcosa di concreto già c’è.
Si tratta dell’aumento dell’Iva sui distributori automatici di alimenti e bevande, che passerà dall’attuale 4% al 10%, a cominciare dall’1 gennaio 2014.
Verranno assoggettate all’aliquota del 10% non solo le bevande e gli alimenti prelevati dalle macchinette che generalmente stazionano in uffici, ospedali, locali pubblici ed uffici, ma anche le prestazioni di servizi dipendenti da contratti di appalto aventi ad oggetto forniture o somministrazioni di alimenti e bevande.
In pratica, tutte le vendite di alimenti e bevande, nonché le prestazioni di servizi che hanno ad oggetto la somministrazione di alimenti e bevande scontano l’Iva al 10%.
Dal 2014, anche gli snack, le merendine e le bevande acquistate dai distributori automatici avrà l’Iva al 10%.
Vera MORETTI
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