AbitaMi, un’expo a settembre

Promette di mostrare le eccellenze del Made in Italy nel settore del living,AbitaMi, dall’8 all’11 settembre alla Fiera di Milano e all’interno del grande Macef.

Nasce infatti all’interno del Macef, un evento di vastissimo seguito che ogni anno richiama professionisti dell’arredo e del design da ogni parte del mondo.
AbitaMi si propone come Salone-Laboratorio, tutto dedicato alle nuove e trasversali proposte nel settore del living. Ad AbitaMi si trova tutto quello che fa e farà tendenza, per tutti gli operatori del settore AbitaMi si propone come opportunità di aggiornarsi, conoscere novità e proposte originali per tutto quello che riguarda i vari settori dell’abitare.

L’evento AbitaMi si rivolge a rivenditori, architetti e designer, rappresentanti del mondo della comunicazione e della stampa specializzata.
Nella vetrina espositiva di AbitaMi troveranno posto l’eccellenze del Made in Italy, insieme ad alcuni, selezionati, marchi europei, tutti scelti da una apposita commissione.

d.S.

I consulenti del lavoro soddisfatti della proroga del 770

La decisione presa in comune accordo da Ministero dell’Economia e delle Finanze e dall’Agenzia delle Entrate di prorogare al 20 settembre la presentazione del modello 770 è stata accolta con soddisfazione da Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro.

Erano stati proprio i consulenti del lavoro, unitamente alle altre categorie di professionisti, a farne richiesta, per dare il tempo necessario ai sostituti d’imposta.

Per questo, Calderone ha commentato positivamente l’intervento: “Un plauso all’Agenzia delle entrate e al Mef per avere raccolto tempestivamente le sollecitazioni dei consulenti del lavoro e degli altri professionisti. In effetti, la situazione di ingolfamento a fine mese di scadenze tributarie che ricadono sugli studi suggeriva una soluzione di buon senso. Rinvio che, peraltro, è giunto anche in un momento opportuno, evitando ai professionisti e alle loro strutture un impegno straordinario in un momento molto particolare nella gestione degli adempimenti“.

Vera MORETTI

Maxi frode fiscale: nei guai 4 imprenditori laziali

Quattro imprenditori residenti tra Roma e Cassino sono stati accusati dalla Guardia di Finanza di Cassino di una maxi frode fiscale ai danni dello Stato.
Sommando, infatti, le somme eluse dai quattro uomini, l’ammontare dell’evasione fiscale sarebbe di ben 24 milioni di euro.

Da tempo i quattro erano nel mirino delle Fiamme Gialle, che ora, con prove alla mano da parte degli inquirenti, hanno potuto sporgere regolare denuncia.

Le indagini si sono concentrate su 4 aziende impegnate nel settore degli autotrasporti per conto di terzi e della commercializzazione di autovetture nuove ed usate: è stata così quantificata una base imponibile sottratta a tassazione ai fini delle imposte sui redditi per oltre 20 milioni di euro e un’evasione Iva per oltre 4 milioni di euro.

Vera MORETTI

Modello 770 rimandato a settembre

E’ stata prorogata la presentazione dei modelli 770 Ordinario e Semplificato, il cui termine era stato fissato per il 31 luglio prossimo.

Per decisione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, è stato emanato un DPCM firmato anche dal presidente del Consiglio, che fa slittare la data di presentazione al 20 settembre 2013.
Ciò significa che i sostituti d’imposta avranno quasi due mesi di tempo per la compilazione dei documenti e per l’invio di essi all’Agenzia delle Entrate.

Il provvedimento tiene dunque conto delle esigenze dei professionisti, che avevano manifestato le loro perplessità circa la data stabilita in precedenza.

Vera MORETTI

Ferie d’agosto? No, grazie

Con l’approssimarsi del mese di agosto, c’è chi si appresta a fare i bagagli e partire per le tanto sospirate vacanze.
Se già nel 2012, però, molti viaggiatori avevano dovuto accorciare la loro permanenza nei luoghi di villeggiatura, causa la crisi e la ridotta disponibilità di denaro, quest’anno la situazione si preannuncia ancora più grave.

Non si tratta solo di tagliare su qualche giorno di vacanza, ma addirittura di rinunciare a partire.
Rispetto all’anno scorso, infatti, quasi la metà degli italiani rimarrà a casa, sognando paesi esotici o verdi vallate nel caldo della sua abitazione cittadina.
Sono aumentati di 5 milioni, infatti, coloro che non faranno neppure un giorno di vacanza, contro i 25.700.000 che, invece, partiranno.

In pochi anni si è quasi dimezzato il popolo dei partenti, passando dall’80% del 2010 al 58% del 2013, con un calo in un solo anno di otto punti.

In tutto, per andare in vacanza si spenderanno 24,5 miliardi di euro con una spesa media a persona di 961 euro, inferiore ai 1056 euro di prima della crisi, vale a dire nel 2008.
Niente tutto esaurito, dunque, nelle località turistiche, nemmeno in agosto, che quest’anno segna una flessione di 3 punti, passando dal 55 al 52%. E sicuramente i prezzi gonfiati, per le settimane intorno a ferragosto, hanno contribuito a scoraggiare i partenti, che hanno preferito scegliere giugno e luglio, mesi più a buon mercato.

Responsabile della rinuncia alle vacanze, infatti, è per un italiano su due la mancanza di disponibilità, mentre aumenta di tre punti, dal 4 al 7%, l’esercito di chi non “stacca” a causa del troppo lavoro. E in tempi di crisi, chi ha un impiego se lo tiene stretto, anche a costo di rinunciare alle ferie.
Tra coloro che decidono di partire, sono addirittura 10 milioni coloro che partono senza staccare la spina, portando il fedele computer anche sotto l’ombrellone o in una pineta montana.

Chi invece riesce a partire, lo fa per almeno 12 giorni, che erano 14 solo nel 2008, ma niente “stessa spiaggia stesso mare”: agli italiani piace cambiare meta ogni volta, anche se re indiscusso anche di questa estate 2013 rimane il mare, preferito dal 50% dei turisti, ma al 53% nel 2012 e al 73% nel 2006.

I luoghi del cuore sono in Italia Emilia Romagna e Sicilia (14%), mentre all‘estero la Spagna (27%).
Exploit per la Germania, che passa dall’11 al 18%, e per le città d’arte italiane, ora al 14%, mentre l’anno scorso all’11%.

In forte calo sono la Francia (dal 31 al 24%) la Grecia (dal 25% al 16%) e la Croazia (dal 19 al 12%), mentre si fanno apprezzare Gran Bretagna e Danimarca con un aumento di tre punti.

Stabile la montagna che non viene tradita da alcuni anni dal 12% dei vacanzieri. Un passo in avanti lo fa pure la campagna, dal 4 al 5%.

Le motivazioni che portano gli italiani a partire sono: riposo (24%), passeggiate (15%), attività culturali (13%). Mentre segue a ruota un 11% che punta decisamente al divertimento ed un altro 11% che si fa sedurre dai piaceri della tavola e del buon vino.

Il mezzo preferito con cui raggiungere il luogo di villeggiatura rimane la macchina per il 64% degli italiani, ma l’aereo strappa maggiori consensi, passando dal 23 al 25%. Stabili navi e traghetti (7%), mentre scende all’8% il treno.

Il 34% dei villeggianti alloggeranno in alberghi e pensioni, ovvero il 34% contro il 37% dell‘anno scorso.
Cresce la ricerca di una casa in affitto e si accetta volentieri l’ospitalità degli amici e dei parenti. In risalita anche i bed & breakfast, mentre segnano il passo l’agriturismo ed i campeggi. Gli alberghi a tre stelle sono i più ricercati (si passa dal 59% del 2012 al 64%) inseguiti da quelli a quattro stelle (dal 22 al 25%).
Ed in camera ci si aspetta soprattutto il collegamento ad internet (dal 23 al 26%).

Vera MORETTI

La crisi fa sparire i negozi di quartiere

I negozi di vicinato stanno chiudendo ad un ritmo quasi serrato: solo nei primi 4 mesi dell’anno, infatti, sono state registrate 21mila chiusure.

Confesercenti ha voluto lanciare l’allarme perché, se le cose dovessero andare avanti con questa cadenza, tra 10 anni potremmo dare l’addio definitivo ai negozi di quartiere.
Per questo, è stato chiesto di correre presto ai ripari: “Sull’Iva si passi dalle parole ai fatti, perché il Paese è a un passo dal baratro: con un aumento dell’aliquota, i consumi si contrarrebbero ulteriormente e la crisi delle imprese del commercio al dettaglio si aggraverebbe. E lo scenario terribile di stare senza più negozi di vicinato rischia di avverarsi“.

L’aumento dell’Iva, ora rimandato a dopo le vacanze, potrebbe rappresentare, per il commercio al dettaglio, il colpo di grazia e, vista la situazione critica in cui versa il settore, sarebbe difficile sopravvivere ancora.

Se il trend attuale di un’apertura ogni tre chiusure di attività dovesse continuare, si arriverebbe alla fine dell’anno con almeno 43mila attività in meno rispetto al 2012.
Annuncia Confesercenti: “Se non si interviene subito il 2023 potrebbe essere l’anno zero del commercio. Record di ‘sparizioni’ di attività commerciali in Sicilia e a Roma. E la desertificazione colpisce soprattutto le fasce sociali più deboli“.

Per questo motivo servono interventi urgenti che possano contrastare una tendenza preoccupante ed inesorabile, studiando un intervento sulle tasse ma anche una maggiore disponibilità di credito da parte delle pmi.

Vera MORETTI

Pubblicato il Manifesto delle giovani classi dirigenti

E’ stato redatto il Manifesto delle giovani classi dirigenti, a cura dei rappresentanti dei Giovani Dirigenti Pubblici (Agdp), dei Giovani Manager privati (Federmanager), delle associazioni Concreta-Mente, Numeri Primi, Allievi Sspa e La Scossa, che verrà presentato alle istituzioni e a rappresentanti del governo.

Tra le altre cose, vi si legge: “L’Italia necessita di un profondo ricambio generazionale e culturale delle classi dirigenti. Tutti gli studi in materia evidenziano che l’età media della nostra classe dirigente è generalmente superiore ai 60 anni, a differenza di quanto avviene nelle realtà socio-economiche oggi più dinamiche come Stati Uniti, Gran Bretagna e paesi Brics. Se vogliamo che l’Italia recuperi il proprio ruolo sul piano della competizione internazionale, occorre creare e aggregare nuove idee e nuove leadership tanto nelle attività economico-imprenditoriali, quanto in quelle politico-amministrative. Abbiamo elaborato proposte per la riforma della P.a., per un nuovo mercato del lavoro e un nuovo modello di welfare, per la modernizzazione del sistema scolastico e universitario e la promozione della ricerca, nonché per la ripresa delle attività economiche, tutte condizioni essenziali per il rilancio complessivo del Paese“.

Le proposte contenute nel Manifesto sono state già presentate ai leader politici, i quali si sono trovati d’accordo con la necessità di un ricambio generazionale della classe dirigente, considerando che il Paese, per essere competitivo, deve ripartire da innovazione e modernizzazione, delle quali i giovani possono essere i primi garanti.

Tra le priorità, viene indicata anche una efficace legislazione antitrust, ma anche il completamento della digitalizzazione del Paese, con un radicale cambiamento dei rapporti tra cittadini e Pubblica Amministrazione.
L’accento viene poi posto sull’occupazione femminile. A questo proposito, viene ricordato che: “se il tasso di occupazione delle donne diventasse in Italia eguale al tasso di occupazione maschile, ciò produrrebbe un aumento del Pil del 18%, cioè di quasi 300 miliardi”.

Le proposte avanzate sono anche frutto dei suggerimenti ricevuti su questi temi rispetto a una prima versione del documento sottoposta a consultazione pubblica sul sito Sistemapaese.it.
E’ possibile leggere il Manifesto delle giovani classi dirigenti sui siti delle varie associazioni aderenti.

Vera MORETTI

Bando per le donne in carriera

Le donne in carriera italiane o che operano in Italia sono al centro di un bando a loro dedicato e promosso dall’Associazione italiana donne imprenditrici e innovatrici ITWIIN.

Il bando si rivolge a donne di nazionalità italiana o residenti e operanti sul territorio nazionale, facenti parte di una delle seguenti categorie:

  • imprenditrici: nell’accezione più ampia del termine, quindi titolari d’azienda, ma anche donne che occupano posizioni di una certa responsabilità in imprese regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese/REA presso le Camere di Commercio pertinenti, in regola con gli obblighi contributivi e assicurativi, ed operanti nel rispetto delle normative vigenti in tema di lavoro, salute, sicurezza, ambiente;
  • libere professioniste: titolari di partita IVA o associate, abilitate all’esercizio della professione ed iscritte al relativo ordine professionale secondo l’ordinanza nazionale;
  • ricercatrici: in possesso di titolo di laurea ed aventi un contratto di qualsiasi tipo per svolgere attività di ricerca in una struttura pubblica o privata;
  • ricercatrici-imprenditrici, titolari o socie di spin-off (a carattere pubblico, privato o misto).

I settori nei quali le candidate devono operare sono: scientifico, ingegneristico, tecnico e tecnologico, con particolare riferimento a salute e life sciences, ICT, energia, ambiente, ma anche arte e artigianato, moda, design, formazione.

Le categorie del premio sono: Migliore Inventrice; Migliore Innovatrice; Donna Eccezionalmente Creativa; Capacity Building; Alta Formazione

I premi in palio sono costituiti da:

  • attestati/riconoscimenti;
  • servizi di mentoring e tutoraggio da parte di un team di esperti;
  • candidatura al Premio Europeo EUWIIN – European Women Inventors and Innovators Network 2015;
  • candidatura al KIWIE – Korean International Women’s Inventions Exposition 2014.

La partecipazione al concorso prevede l’invio del modulo di candidatura all’indirizzo premio@itwiin.it entro il 20 ottobre 2013.

Vera MORETTI

Bando per le startup innovative milanesi

Per favorire l’innovazione digitale delle startup milanesi, appartenenti a tutti i settori produttivi, attraverso la concessione di incentivi economici, è stato istituito il bando “Fare Impresa Digitale”, promosso dalla Camera di Commercio e dal Comune di Milano in collaborazione con gli Osservatori della School of Management del Politecnico di Milano e PoliHub, l’incubatore del Politecnico di Milano.

Il bando si rivolge alle imprese che hanno sede legale nella provincia di Milano ed ha come aree tematiche di riferimento:

  • Internet of Things
  • Mobile Payment
  • e-Commerce

Startup e imprese potranno beneficiare di contributi a fondo perduto fino a 30mila euro e fino al 50% dell’investimento.

Le domande per accedere al bando possono essere presentate fino al 20 Settembre 2013.

Vera MORETTI

Niente ripensamenti: la Wi-Fi rimane libera

Il Governo ha respinto le richieste di tornare ad una situazione di controllo della rete ed ha confermato la liberalizzazione della rete Wi-Fi, cosa che era già stata annunciata con la modifica al Decreto Pisanu nel 2011.

Fipe-Confcommercio ha accolto la notizia con soddisfazione, e Lino Stoppani, presidente Fipe, ha dichiarato: “Questa disposizione conferma quanto sempre sostenuto dalla Federazione sulla necessità di consentire il libero accesso alla rete anche nei pubblici esercizi italiani. E’ una misura che, da un lato, diminuisce i costi per le imprese non più tenute ad effettuare registrazione degli utenti e, dall’altro, eleva la qualità dell’offerta turistica italiana consentendo a chiunque di sedersi in un bar e mettersi in contatto con il mondo, come avviene da tempo nella maggior parte dei Paesi. I pubblici esercizi sapranno fare la loro parte offrendo in modo capillare i collegamenti wi-fi e creando una rete diffusa su tutto il territorio”.

Vera MORETTI