Nessuna sorpresa, né in positivo né in negativo, ha riservato la prima giornata di saldi a Milano.
Le rilevazioni compiute da Federmodamilano, hanno riscontrato un avvio della stagione dei ribassi perfettamente in linea con il 2012 e, considerando che le previsioni a medio termine vedono un calo, rispetto all’anno scorso, del 5%, le prime giornate lasciano un margine di ottimismo.
Il 6 luglio, dunque, ovvero il primo sabato di ribassi a Milano, è andata piuttosto bene alle vie commerciali più battute, corso Buenos Aires in testa, grazie alla presenza, oltre che dei milanesi, anche di un folto esercito di turisti.
Rispetto al mese di giugno, quando i negozi erano pressoché deserti, la differenza si vede eccome.
Meno bene, però, sta andando per i negozi lontani dalle vie centrali, con l’unica eccezione di via Lorenteggio, che ha, invece, saputo tenere il passo con le zone più illustri.
Secondo le stime, si punta all’acquisto di prodotti di uso comune, come jeans, scarpe, t-shirt e i capi di “stagione” come costumi, borse mare e sandali, per una spesa totale che si aggira attorno ai 125 euro, contro i 140 dello scorso anno.
Per mettere in guardia i consumatori, anche quest’anno Federmoda ha proposto l’iniziativa Saldi chiari, in collaborazione con le associazioni di consumatori.
Obiettivo del progetto è favorire la trasparenza delle regole di acquisto, migliorando le vendite e fidelizzando il cliente.
Tra i punti più importanti da ricordare, c’è quello delle carte di credito che, a differenza di quanto certi commercianti asseriscono, devono essere accettate anche quando si tratta di acquisti in saldo.
Altro punto “dolente” è quello del cambio merce, che deve essere osservato soprattutto se la merce acquistata presenta difetti evidenti. Qualora non fosse possibile cambiarlo con un prodotto uguale, per mancanza di giacenza o di taglia, il consumatore ha il diritto di sostituire il capo fallato con un prodotto simile o, in alternativa, può ricevere un buono d’acquisto da spendere entro 120 giorni dalla data di emissione dello scontrino fiscale.
Per verificare la taglia, il cliente deve poter provare i capi, ma la regola non vale se si tratta di biancheria intima o prodotti che di consuetudine non vanno provati.
Un’altra cosa che il consumatore dovrebbe verificare è l’uniformità dei prezzi se si tratta di catene di negozi. Gli sconti devono avere tutti lo steso tenore e non devono variare a seconda del punto vendita.
Se il capo acquistato dal cliente deve essere aggiustato o riparato, l’operatore commerciale è tenuto ad avvisarlo preventivamente in caso di sovraprezzo, possibilmente con un cartello informativo ben visibile.
In ultimo, in caso di contenzioso fra consumatori e imprese che aderiscono a “Saldi Chiari”, i vari casi saranno esaminati e giudicati dallo sportello di conciliazione istituito dalla Camera di Commercio di Milano.
Vera MORETTI
Disponibile il software per l'adesione al concordato preventivo biennale. Tutte le novità 2025-2026 per i…
Bonus Assunzioni 2025 per permettere alle imprese di trovare la giusta soluzione per assumere personale…
Il decreto bollette è stato convertito in legge, ecco tutte le novità rilevanti per i…
E' online la dichiarazione dei redditi precompilata 2025. I contribuenti possono accedere e verificare la…
Artigiani e commercianti arriva la riduzione contributiva per chi avvia un'attività autonoma. Ecco tutti i…
L'Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni operative per la revoca e l'adesione al concordato preventivo…