La morsa del credito attanaglia anche le isole dove si è verificato un calo del 30%, mentre i segnali più positivi – anche se deboli – si verificano nelle zone del Centro della Penisola con un + 15% e a Nord-est con un +6%e a Nord ovest con un 3%. Cifre esigue ma comunque favorevoli.
“Per quanto riguarda le finalità dei finanziamenti – ha dichiarato Coldiretti – calano i prestiti per la gestione corrente e per la ristrutturazione, mentre aumentano quelli destinati agli investimenti la cui quota supera l’80 per cento. Si tratta di un segnale incoraggiante, che dimostra la presenza di un nucleo di aziende virtuose capaci di guardare al futuro con ottimismo, nonostante le difficoltà legate alla restrizione del credito dell’ultimo quinquennio e alla situazione di incertezza che il Paese sta vivendo. Tra i motivi che scoraggiano le imprese a rivolgersi agli Istituti bancari emerge – ha concluso la Coldiretti – la richiesta di garanzie sempre più gravose, l’innalzamento dei tassi di interesse e l’allungamento dei tempi di istruttoria e procedurali”.
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