Ai microfoni di Radio Rai infatti ha comunicato il progetto, ancora tutto da programmare, per cui il canone in futuro verrà pagato insieme alla bolletta della luce. Un escamotage arguto per “obbligare” gli aventi un televisore a non sottrarsi al dovere di pagare la tassa imposta.
“Riapriro’ il tavolo per individuare i migliori strumenti per superare l’evasione del canone Rai, ma prima e’ necessario chiudere e firmare il contratto di servizio, che renda più’ evidente e più trasparente l’azione di servizio pubblico, per rendere più evidente quale sia il servizio pubblico che i cittadini pagano col canone, per far capire che non e’ un pagamento ingiusto, ma di un servizio“.
Queste le parole di Catricalà, il quale si è detto in ogni caso disposto a studiare un efficace piano d’azione affinchè tutti, ma proprio tutti si attengano alla regola del pagamento del canone. Un’imposta che seppur contestata deve essere erogata.
Francesca RIGGIO