Imu, Cgia: la classifica dei tartassati nel 2102

bortoAncora Imu. In attesa delle decisioni che il Governo Letta prenderà in materia, la Cgia di Mestre ha fornito gli importi medi dei versamenti effettuati dalle varie categorie economiche e dalle famiglie italiane durante tutto il 2012.

Nella classifica a fare da apri-fila, chi ha sentito maggiormente la morsa della tassa sono gli albergatori con 11.429 euro seguiti dalla grande distribuzione (7.325 euro). Al terzo posto, si aggiudicano il podio anche gli industriali, ciascuno di loro in media ha versato 5.786 euro, mentre il piccolo imprenditore ha visto il portafoglio sgonfiarsi di ben 3.352 euro. Al quinto e sesto posto il libero professionista e il commerciante, che hanno dovuto versare rispettivamente  1.835 euro e 894.

Non se la passa molto bene nemmeno l’artigiano che nel 2012 ha corrisposto al comune di appartenenza circa 700, insieme alle famiglie che soffocate dall’imposta hanno mediamente versato 663 euro per la seconda casa e circa 330 per la prima. In materia di Imu si è espresso anche Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre, il quale ha delineato le conseguenze della stangata dell’imposta introdotta dal Governo Monti che, a suo dire, avrebbe colpito soprattutto le categorie economiche.

Lo stesso Bortolussi ha poi aggiunto: “L’eventuale abolizione dell’Imu sulla prima casa è, a nostro avviso, condivisibile; tuttavia, appare doveroso segnalare che l’approvazione di questa misura potrebbe provocare dei nuovi rincari in capo alle attività produttive. Infatti, dato che il gettito della prima casa finisce interamente nelle casse dei Comuni, c’è il pericolo che il mancato gettito venga compensato con misure che finiscono nelle casse comunali con notevole ritardo. Pertanto, c’è il pericolo che molti Sindaci si affrettino ad aumentare le aliquote sui beni strumentali per ovviare, almeno in parte, a questa mancanza di liquidità . Uno scenario che dobbiamo assolutamente scongiurare visto che, rispetto a quando si pagava l’Ici, le imprese hanno subito con l’Imu un aggravio medio fino al 154%”.

di Francesca RIGGIO