Secondo l’Indice 2013 della Commissione Ue, l’Italia resta fuori dalla mappa delle regioni più competitive d’Europa, da notare, tra le altre cose, come la cosiddetta «blue banana», la dorsale economica che collegava un tempo la zona della «grande Londra» alla Lombardia (unica regione italiana a rientrarvi), via Benelux e Baviera, «abbia cambiato forma».
Rispetto alla prima edizione, del 2010, l’Indice di competitività regionale mostra una morfologia più policentrica con regioni forti soprattutto laddove si trovano le capitali o le grandi aree metropolitane europee.
A capitanare la classifica sono Utrecht (Olanda), seguita dalla grande Londra dal Berkshire-Buckinghamshire-Oxfordshire (Gran Bretagna) e poi da Stoccolma (Svezia). Nemmeno la tanto decantata Lombardia, per anni la locomotiva economica del nostro Paese, compare nella lista delle prime 100, scivolando addirittura al posto numero 128 in graduatoria.
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