Tempo di vacanza, tempo di evasione (fiscale). Nelle principali località balneari italiane, da Portofino a Taormina, passando per Porto Cervo e Gallipoli, si sono scatenati i controlli anti evasione della Guardia di Finanza.
Gli esercizi indagati – discoteche, bar, gioiellerie e ristoranti – sono stati selezionati a seguito di una preventiva attività di analisi del rischio basata su elementi informativi presenti nell’Anagrafe Tributaria, la celeberrima banca dati utilizzata per la raccolta e l’elaborazione dei dati relativi alla fiscalità, che hanno fatto emergere anomalie e assenza di controlli negli ultimi anni, insomma locali con dei “precedenti” in sospeso.
La reazione di Lino Enrico Stoppani, presidente della Fipe-Confcommercio all’ Adnkronos, è chiara e in linea con le dichiarazione in occasione del blitz dell’anno scorso a Cortina: “Come Fipe ritengo che seppure sia giusto compiere gli accertamenti, sia sbagliato tuttavia farlo in orari di punta quando ci sono clienti e dipendenti. Ritengo sia opportuno rispettare le esigenze degli ispettori ma anche degli imprenditori”
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