Il Titolo III articolo 11 del d.l, prevede infatti l’introduzione di un’imposta ( a partire dal 1 gennaio 2014) sulle tanto amate sigarette elettroniche, unica soluzione trovata per reperire la copertura finanziaria, che ha così consentito uno slittamento dell’aumento dell’Iva fino al prossimo settembre.
Nel decreto insomma è prevista l’introduzione della tassa di consumo, pari al 58,5% del prezzo a cui sono venduti sul mercato i “prodotti contenenti nicotina o altre sostanze idonee a sostituire il consumo di tabacchi lavorati nonché i dispositivi meccanici ed elettronici comprese le parti di ricambio, che ne consentono il consumo”.
Questa decisione, anche se da tempo paventata, ha comunque destato l’indignazione e dei produttori e dei rivenditori, così come dell’Anafe ( Associazione Nazionale Fumo Elettronico), i quali temono che la tassazione possa soffocare sul nascere un mercato in forte espansione, che ha iniziato a incidere sull’economia del nostro Paese.
Francesca RIGGIO
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