Turismo, vani gli sforzi regionali per la promozione

Le spese per promuovere le bellezze del nostro Paese mostrano molti limiti

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hotelUn’analisi resa nota negli scorsi giorni da Confartigianato, avvalla di fatto la tesi già espressa e sostenuta  dall’ Associazione Italiana Confindustria Alberghi, ossia che la spesa regionale per la promozione turistica del nostro Paese ha mostrato tutti i suoi limiti.

A sostenerlo è Giorgio Palmucci il presidente dell’ associazione di cui sopra che ha dichiarato: “La promozione integrata della destinazione Italia è indispensabile per utilizzare con efficacia risorse pubbliche che le regioni destinano al turismo. Viviamo il paradosso di un Enit che potrebbe e dovrebbe promuovere efficacemente il nostro Paese sui mercati internazionali – forte di un marchio Italia riconosciuto e riconoscibile a livello internazionale – con risorse del tutto insufficienti, mentre le regioni spendono in promozione ben più dei paesi nostri principali competitor, ma generano ritorni bassissimi sul territorio. È una condizione – prosegue – che non possiamo più permetterci e che rischia di aggravarsi ulteriormente con quei comuni pensano di usare le risorse della tassa di soggiorno, in ulteriori attività di promozione in proprio. È necessario – conclude Palmucci – un coordinamento forte con una chiara distinzione di ruoli e funzioni, che eviti sprechi – non possiamo più permetterceli – e attivi a pieno quel potenziale di occupazione e ricchezza per Paese e territori che il turismo porta con sé”.

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