Categories: Non Solo Tasse

ABI, ANCE e sindacati chiedono modifiche al Decreto IMU

Sono molte le richieste di modifiche del Decreto IMU e arrivano da più parti, a seguito delle audizioni in Commissione Bilancio e Finanze della Camera da parte di ABI, ANCE e sindacati confederali come Cgil, Cisl e Uil.

Le banche chiedono che l’esenzione dall’IMU applicata agli immobili invenduti dalle imprese venga estesa anche ai fabbricati che un’azienda acquista e ristruttura per poi rivederli.
Per ora sono solo gli immobili non locati a non essere soggetti ad IMU, ma si richiede che l’aliquota non sia pagata nemmeno in caso di fabbricati posti in locazione anche per pochi mesi all’anno.

ABI ha chiesto anche che venga concesso un prestito ipotecario ai proprietari di immobili over 65, per convertire in contanti parte del valore dell’immobile senza perderne la proprietà. In parole semplici, è un prestito garantito dall’immobile.

In ultimo, si chiede che le imprese possano godere di un’IMU più leggera grazie alla deducibilità integrale di Ires e Irap sugli immobili strumentali, alla quale vengano aggiunte agevolazioni per ridurre l’impatto combinato delle tasse sugli immobili d’impresa e futura Service Tax.

Le imprese edili, invece, puntano alla misura dell’articolo 6 del Decreto, che riguarda i mutui casa garantiti dalla Cassa Depositi e Prestiti.
In base ai calcoli dell’ufficio studi ANCE, la misura può aumentare le operazioni di compravendite di 44mila unità, con un beneficio di 8,1 miliardi. La spinta agli investimenti per nuove costruzioni sarebbe di 1,3 miliardi, creando una ricaduta positiva per l’economia pari a 4,4 miliardi grazie all’iniezione di liquidità della Cdp.

Per quanto riguarda le richieste dei sindacati, infine, la Cgil ritiene che l’abolizione dell’acconto IMU sulle prime case introduca un elemento di “iniquità e inefficienza”, mentre sarebbe favorevole all’esenzione solo per chi possiede un unico immobile e all’interno di certi parametri di valore.

Anche la Uil punta il dito contro l’abolizione indiscriminata per tutti, e ritiene che la priorità in questo momento sia la riduzione delle tasse sul lavoro.

La Cisl aspetta di conoscere la prossima Legge di Stabilità, per capire in che modo si procederà all’eliminazione della rata IMU di dicembre, ma in generale ritiene il provvedimento “insufficiente a sostenere la domanda interna” e chiede che la futura Service Tax non appesantisca l’attuale carico fiscale delle famiglie.

Vera MORETTI

redazione1

Share
Published by
redazione1

Recent Posts

CPB 2025-2026, disponibile il software per aderire

Disponibile il software per l'adesione al concordato preventivo biennale. Tutte le novità 2025-2026 per i…

3 giorni ago

Bonus Assunzioni 2025: Guida Completa alle Agevolazioni per le Imprese

Bonus Assunzioni 2025 per permettere alle imprese di trovare la giusta soluzione per assumere personale…

4 giorni ago

Decreto bollette convertito, le nuove misure per le famiglie

Il decreto bollette è stato convertito in legge, ecco tutte le novità rilevanti per i…

4 giorni ago

E’ online la dichiarazione dei redditi 2025, la precompilata è già disponibile

E' online la dichiarazione dei redditi precompilata 2025. I contribuenti possono accedere e verificare la…

5 giorni ago

Artigiani e commercianti: riduzione contributiva ai nuovi iscritti

Artigiani e commercianti arriva la riduzione contributiva per chi avvia un'attività autonoma. Ecco tutti i…

6 giorni ago

Concordato preventivo biennale, adesione e revoca. Istruzioni

L'Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni operative per la revoca e l'adesione al concordato preventivo…

6 giorni ago