Il dato percentuale è da brividi: secondo gli ultimi dati resi noti da Confcommercio, la pressione fiscale effettiva sarebbe salita al 54% in rapporto al reddito annuo; questo significa che ogni lavoratore spende il proprio 54% del reddito per pagare le imposte allo Stato.
«Gli italiani sono un popolo di pagatori di tasse», ha spiegato il direttore dell’ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella, presentando i dati al convegno Tasse… Le cambiamo? Come ridurre la pressione fiscale e far emergere l’economia sommersa, in corso in questi giorni nella capitale, ma, secondo Confcommercio, «l’alto livello della pretesa fiscale» in Italia è «il primo “incentivo” all’evasione fiscale».
Il nostro è anche uno dei Paesi in cui la pressione fiscale, e non è una novità, è cresciuta maggiormente negli ultimi anni (+2,7% tra il 2000 e il 2013), passando dal 41,9 al 44,6%. Ma è la Total Tax Rate (la pressione fiscale sulle imprese) la vera zavorra per l’economica italiana, in quanto raggiunge addirittura il 68,5% del reddito d’impresa e il confronto con la media europea e mondiale, che si aggira intorno al 45%, è impietoso.
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