Nei periodi più acuti della crisi economica le famiglie italiane, per arrivare a fine mese, arrivano addirittura a tagliare i cibi di migliore qualità, soprattutto quelli della tanto decantata dieta mediterranea, per alimenti più low cost.
Come testimoniano i dati Istat sul commercio al dettaglio, ecco allora che il cibo spazzatura cresce del 7%, mentre si riducono gli acquisti di pesce fresco ( -16,6%), pasta (-9,3%), carne rossa (-4,4%) e frutta e verdura (-3,7%). Secondo la Cia, Confederazione italiana agricoltori, i consumi alimentari sarebbero tornati sui livelli di 30 anni fa.
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