Nonostante i margini siano elevati, le compagnie petrolifere stanno applicando i ribassi ai propri listini a passo molto lento.
Il motivo dei cali sui prezzi con il freno a mano tirato è dovuto all’imminente aumento dell’Iva, più che mai imminente.
Le società, infatti, con questa politica, eviterebbero di scaricare immediatamente il ritocco sugli automobilisti che, in realtà, lo starebbero già pagando.
Nel fine settimana, a dare un taglio ai listini, ma solo sulla benzina, sono stati Esso, Tamoil e TotalErg, che hanno così contribuito a far scendere la media ponderata sulla verde di altri 4 millesimi, e portantola a 1,830 cent/litro.
Fermi diesel (1,736) e gpl (0,804), è sceso di un altro millesimo anche il metano (0,987).
A livello internazionale la quotazione della benzina è calata di 6 euro per mille litri (535) e quella del gasolio di 5 (596).
Nel dettaglio, a livello Paese, i prezzi della benzina oggi oscillano tra 1,833 cent/litro di Eni a 1,854 di Esso.
Il diesel va da 1,757 di Tamoil a 1,780 di Shell.
Vera MORETTI
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