Intervistato da Radio Rai il presidente di Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi, Lino Enrico Stoppani non rinuncia alle polemiche nei confronti del governo Letta: «Ancora una volta l’enogastronomia-ristorazione viene considerata la cenerentola dell’economia italiana. E invece deve essere inserita a pieno titolo nel patrimonio culturale del Paese. Abbiamo una rete di imprenditori stimati, apprezzati e ricercati in tutto il mondo, che qualificano la cucina italiana e la rendono fondamentale elemento di attrazione della domanda turistica estera».
Stoppani si è schierato anche contro l’aumento dell’Iva sulla «ristorazione sociale, cioè quella relativa ai pasti nelle scuole e nelle aziende» perché, specifica Stoppani, « Esistono attività di ristorazione come quelle relative a circoli privati, circoli sportivi, sagre e feste di partito che sono esenti da Iva e da imposte dirette. Pertanto, prima di ipotizzare un aumento di qualsiasi aliquota sarebbe bene far pagare l’imposta sul valore aggiunto a chi ne è del tutto esente, mettendo fine a disequilibri sociali e concorrenza sleale nel mercato».
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