Secondo le ultime, non proprio rassicuranti, stime di Confartigianato, con l’arrivo della tanto temuta Tares le piccole e medie aziende italiane si troverebbero a pagare addirittura il 300% in più rispetto all’anno scorso. Sempre con la Tassa Rifiuti e Servizi le tasse su imprese e famiglie cresceranno del 17,6%. Numeri impressionanti che delineano bene la pericolosa situazione economica in cui versano migliaia di piccole imprese artigiane, sempre più oppresse da un regime fiscale ai limiti, ed oltre, della sopportazione.
Per alcune tipologie di micro e piccole imprese, l’applicazione della tassa sui rifiuti sarebbe un vero e proprio salasso: è il caso, per esempio, delle attività artigiane di pizza al taglio operanti in piccoli Comuni che attualmente applicano la Tarsu e che, con l’introduzione della Tares, subirebbero rincari del 301,1%.
Interrogati in merito i più alti dirigenti della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) hanno preferito per il momento non sbottonarsi, apparentemente irritati per gli ultimi provvedimenti adottati dal governo in materia economica.
Jacopo MARCHESANO
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