Service Tax: quando e quanto si pagherà

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Nonostante il Governo abbia stabilito che non sarà possibile superare il tetto attuale, per quanto riguarda il pagamento dell’Imu, e che dovrà rimanere, al massimo del 7,6% per le prime case e del 10,6% per gli altri immobili, saranno alla fine i Comuni a decidere il peso della Service Tax.

La norma definitiva sarà contenuta nella Legge di Stabilità, anche se, tra le anticipazioni trapelate, due sono quelle maggiormente accreditate: 3-3,5 per mille o 30 centesimi al mq.

In attesa che la Riforma Fiscale inglobi in sé la Riforma del Catasto, probabilmente si utilizzerà un Osservatorio del mercato immobiliare mentre per la parte relativa ai rifiuti e ai servizi, la tassa verrà calcolata in base alla composizione del nucleo familiare.

Nella Service Tax confluiranno, dal 2014, sia Imu sia Tares, comprensiva anche di servizi comunali connessi (come illuminazione pubblica e viabilità).
L’imposta sarà comunque divisa in due: Tari (rifiuti) e Tasi (servizi pubblici indivisibili). Sarà pagata anche da inquilini in affitto (esclusa la parte relativa alla tassazione sulla proprietà dell’immobile), su cui dovrebbe gravare circa il 25% del totale.

Probabilmente il versamento avverrà in quattro rate, ma si potrà anche saldare a giugno in un’unica soluzione.

Per quanto riguarda le imprese, si sottolinea che fra le richieste delle associazioni imprenditoriali al Governo c’è quella di prevedere agevolazioni per le aziende, andando verso l’abolizione della tassa sugli immobili produttivi e prevedendo nel frattempo meccanismi di detrazione fiscale.

Vera MORETTI