La vita diventa sempre più cara, e il potere d’acquisto delle famiglie sempre più risicato.
Alla luce, poi, dell’aumento dell’Iva, il 2014 si prospetta ancora più difficoltoso, con un ulteriore aumento dei prezzi dello 0,3%.
A rendere noti questi dati è Antonio Golini, presidente Istat, durante un’audizione al Senato che riguardava il ddl Stabilità.
Golini ha approfittato dell’occasione per informare che l’andamento trimestrale del Pil italiano “dovrebbe segnale nel terzo trimestre un calo, seppur limitato, seguito da una debole variazione positiva nel quarto trimestre. Alla fine dell’anno avrebbe quindi termine la fase recessiva iniziata nel secondo semestre del 2011“.
Per questo motivo, il Pil su base annua è previsto in contrazione dell’1,8% rispetto al livello del 2012.
Golini ha anche sottolineato che la recessione ha determinato “gravi conseguenze” sull’intensità del disagio economico: dal 2007 al 2012 il numero di individui in povertà assoluta e’ raddoppiato da 2,4 a 4,8 milioni.
Quasi la metà (2,3 milioni) sono al Sud e di questi poco più di 1 milione sono minori. Aumentano le famiglie che comprano meno: il 65%.
Vera MORETTI
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