CoLAP: “Investire subito sul lavoro autonomo”

L’altalena di numeri snocciolati in questi giorni sulle partite Iva e lo studio, più o meno scientifico, delle nuove aperture, ha disorientato ancor di più un mondo in perenne disordine. Alcuni dati segnalano una leggera flessione delle aperture in determinati luoghi del Paese per la drammatica crisi economica, altri sottolineano un altrettanto leggero aumento delle aperture per via dell’impossibilità nel trovare lavoro dipendente. Nel bene o nel male, trovare un barlume d’ottimismo sembrerebbe decisamente impensabile.

Come motore di ripresa si segnalano quasi esclusivamente le libere associazioni professionali: “Noi professionisti, siamo dei privilegiati, scegliamo il nostro lavoro, scegliamo il modo di professarlo, scegliamo gli ambiti di intervento e di specializzazione. Ma poi partecipo a convegni e a confronti politici, sindacali sul lavoro e sento troppo spesso trattare l’autoimprenditoria come una scelta di secondo ordine, obbligata o di precariato” ha dichiarato negli scorsi giorni la presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci, in occasione di Fare professionisti-formazione attestazione ripresa economia, l’incontro dedicato al mondo delle professioni associative.

“In questo periodo di crisi – ha continuato la presidente Alessandrucci – abbiamo osservato le iscrizioni alle nostre associazioni, pur avendo in molti casi dovuto abbassare la quota associativa il numero degli iscritti è salito. Oggi i professionisti che si associano alle nostre associazioni vengono da lavori stabili che si sono destabilizzati e così colgono l’occasione per investire, puntare, scommettere sulla professione intellettuale, che sappia di più corrispondere alle proprie aspettative, ripensare il lavoro così lo rende più dignitoso, più libero e anche più umano”.

Jacopo MARCHESANO