Due cittadini cinesi, titolari di due ditte individuali di Fabro, sono accusati dalla guardia di finanza di Orvieto di aver sottratto al Fisco due milioni di euro di tasse e oltre 400mila euro d’Iva. L’operazione dei militari umbri risalirebbe allo scorso mese di giugno, ma per disposizione dell’autorità giudiziaria è stata resa nota soltanto in questi giorni.
Il sistema di evasione, secondo le autorità, deriverebbe dallo sfruttamento di mano d’opera clandestina, assoldata da soggetti della loro stessa etnia, che producevano in vasta scala capi di abbigliamento per rivenderli successivamente a società sartoriali vicine alle grosse case di produzione del settore.
Ovviamente, a fronte di ricavi via via sempre più consistenti, che avrebbero dovuto obbligatoriamente fatturare in vendita, registravano fatturazioni fittizie in acquisto, per importi decisamente analoghi, emesse da altre ditte cinesi, la maggior parte delle quali, cessate o inesistenti.
JM
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