Gli italiani pagano in contanti
Lo conferma una ricerca condotta da Bankitalia
Gli italiani, quando si tratta di pagare, sono ancora molto affezionati ai contanti.
Un’indagine condotta da Bankitalia su “Sepa e i suoi riflessi sul sistema dei pagamenti italiano”, ha rilevato infatti che nel 2012 ben l’83% delle transazioni complessive è avvenuto in contanti, a fronte di una media europea del 65%.
Inoltre, in Italia il numero delle operazioni pro capite annue effettuate non in contanti è di 71 contro le 187 della media europea e delle 194 di quella dell’area euro.
Sotto questo aspetto, l’Italia si stacca nettamente dagli altri grandi partner europei che tra bonifici, addebiti, operazioni con carte di pagamento e assegni, effettuano un numero di transazioni con strumenti di pagamento diversi dal contante ben superiore ogni anno. In cima alla lista ci sono i Paesi Bassi (349 operazioni procapite), seguiti dal Regno Unito (292), dalla Francia (276) e dalla Germania (222).
Le nostre 71 operazioni sono superate nettamente,e quasi doppiate, anche dalla Spagna, che è a 125 operazioni all’anno.
Tra i pagamenti alternativi, primi sono gli assegni (19 operazioni pro capite annue), mentre bonifico e addebito diretto sono utilizzati solo per il 15-17% dei casi, dato inferiore alla media europea (30%).
Fabio Panetta, vicedirettore della Banca d‘Italia, ha dichiarato a proposito: “La creazione in Italia di un sistema dei pagamenti moderno, competitivo, affidabile contribuirà a rendere il sistema produttivo più efficiente e trasparente. L’ammodernamento del sistema dei pagamenti italiano, la sua integrazione con il più ampio mercato europeo produrranno benefici che vanno ben oltre quelli direttamente connessi con l’introduzione di nuovi strumenti e di nuovi standard tecnici. I cambiamenti in atto, alimentati dalla Sepa, il sistema di pagamento unico nell’area dell’euro, aggiunge l’alto dirigente di palazzo Koch, conferiranno chiarezza e trasparenza alle relazioni di affari nell’intero sistema economico, non solo nel settore dei pagamenti”.
Vera MORETTI