L’Oua soddisfatto del decreto Legge sulla geografia giudiziaria

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L’Oua ha accolto con delusione il decreto di Legge in via di approvazione che introduce una delega all’Esecutivo per alzare il livello di efficienza del processo civile, anche se qualche speranza è stata invece portata da un altro decreto legislativo riguardante la geografia giudiziaria, che potrebbe portare alla riapertura di alcune sedi di tribunali ora chiuse.

Nicola Marino, presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, ha commentato così queste decisioni: “La prima notizia dimostra l’incapacità di ripensare la Giustizia, attraverso una riforma complessiva e organica. È sempre la stessa “minestra riscaldata” che ci viene riproposta da diversi anni: ci risiamo con il giudice unico in appello e con la motivazione a pagamento, l’obiettivo è trasformare il processo civile in una corsa ad ostacoli per i cittadini. Ancora una volta le proposte del ddl del Governo, che abbiamo letto sui giornali, si riducono a una compressione del diritto di difesa, come se non bastasse già l’aumento sproporzionato del contributo unificato o le modalità di introduzione della mediazione obbligatoria. È evidente che manca la volontà politica di intervenire sulla macchina giudiziaria in generale e, quindi, sui veri problemi del civile. Il tempo del cambiamento, purtroppo è ancora lontano“.

Soddisfazione invece per quanto riguarda la questione della geografia giudiziaria, riguardo ai quali Marino ha voluto rocordare i tribunali rimasti chiusi: “Si tratterebbe dei Tribunali di Rossano, Lucera, Vigevano, Nicosia (con accorpamento di Mistretta), Alba, Bassano del Grappa, Pinerolo, Chiavari, Sanremo e Sala Consilina. Positivo anche l’impegno affinché ci sia un intervento rispetto al nodo delle sezioni distaccate, con riferimento sia a quelle impropriamente cessate, nonostante avessero indici elevati di sopravvenienza, sia a quelle soggette a particolari situazioni geografiche, come quelle delle isole di Ischia, Lipari e Portoferraio“.

Vera MORETTI