Torti: “Buona partenza, ma le previsioni rimangono negative”

Battesimo in chiaroscuro per la sessione invernale dei saldi. Nonostante le previsioni non particolarmente brillanti e il maltempo che ha flagellato la penisola, il primo fine settimana di saldi ha fatto registrale un leggero miglioramento rispetto ai primissimi giorni dello scorso anno. “Le previsioni, comunque, rimangono negative, ci si attende un meno 5% rispetto all’anno scorso con un acquisto medio a persona previsto per 148 euro” ci ha confidato Massimo Torti, Segretario Generale Federazione Moda Italia.

Dott. Torti, a cosa è dovuta la flessione prevista?
La flessione è dovuta a due fattori importantissimi: il primo ovviamente è il clima di sfiducia che si respira tra gli italiani, con il 66% dei nostri connazionali che vede incerto il proprio futuro, l’altro fattore determinante è il potere d’acquisto reale delle famiglie che è tornato ai livelli di venticinque anni fa. Stando a questa situazione, aspettarsi grandi risultati è un’utopia. Ma, nonostante tutto, il primo week end di saldi non è stato così negativo come sarebbe stato logico aspettarsi, anzi, nei maggiori centri commerciali del paesi si sono registrati anche risultati positivi. Le grandi città come Milano e Torino si sono rivelate metà privilegiata di turisti, sia italiani che stranieri, che hanno innalzato il livello dei consumi.

A proposito di turisti stranieri, siamo in grado di definire i flussi d’acquisto?
Resta di fondamentale importanza rivolgersi al mercato interno, ma in questo periodo avranno maggior propensione ad acquistare i turisti stranieri nel nostro Paese, grazie ad un budget nettamente maggiore da dedicare agli acquisti. Nelle vie dello shopping delle grande città lo scontrino medio di uno straniero è notevolmente più alto, ma puntare ad incrementare il flusso del mercato interno sarà fondamentale per far sopravvivere la nostra economia.

Su quali prodotti i commercianti puntano maggiormente in questa sessione invernale? O come al solito sono i consumatori a indirizzare i commercianti?
In questo periodo storico sono i consumatori a indirizzare i commercianti, soprattutto versi capi di qualità. Giubbotti, cappotti, piumini sono i prodotti che durante questo periodo di sconti riscuotono indubbiamente più successo, acquistare un capo di qualità ad un prezzo accessibile per fortuna non è ancora passato di moda…

In apertura ieri abbiamo sottolineato la maggior propensione durante questa finestra di saldi a prediligere il comparto dell’alimentare sull’abbigliamento. Anche voi, come Coldiretti che ha effettuato l’indagine, avete avuto questa percezione?
Assolutamente si, gli italiani possono permettersi evidentemente prodotti a prezzo notevolmente più contenuto e non possono rinunciare ad un bene primario come il cibo, mentre è possibile procrastinare l’acquisto di un capo d’abbigliamento. Per quanto riguarda il nostro settore, però, i saldi rappresentano il momento principale d’incontro tra le esigenze d’acquisto del consumatore e quelle di vendita del commerciante, ma ovviamente in questo determinato periodo storico fare un paragone con il comparto del food è decisamente impossibile.

Jacopo MARCHESANO