E’ stato trovato un accordo tra sindaci e governo sulla questione delle aliquote e sul gettito Tasi, ovvero la componente relativa ai servizi comunali indivisibili inclusa nella Iuc.
L’esecutivo ha infatti riconosciuto alle amministrazioni comunali un ammanco di 700 milioni di euro derivante dal passaggio dall’Imu alla Iuc. Sono stati già identificati 500 milioni, che corrispondono all’importo stanziato nella legge di Stabilità per le detrazioni.
A Palazzo Chigi sono state individuate soluzioni che permettano ai municipi italiani di avere anche quest’anno le stesse risorse di cui disponevano nel 2013.
Durante l’incontro si è ritenuto di concedere la possibilità di applicare un’aliquota aggiuntiva dello 0,8 per mille sulla prima o sulla seconda casa.
L’aliquota base della Tasi potrà arrivare ad un livello massimo del 3,3 per mille.
Saranno i sindaci a stabilire, in maniera discrezionale, se e quando procedere con la maggiorazione che parte dal 2,6 per mille garantendo, contestualmente e in base ai propri calcoli, le stesse detrazioni per famiglie in condizioni di difficoltà previste dall’Imu.
Vera MORETTI
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