La situazione italiana, ancora lungi dall’essere positiva, ha portato, tra le tante cause, anche un livellamento, al ribasso, delle previsioni di crescita economica da parte del Fondo monetario internazionale.
La notizia non è del tutto negativa, poiché, al contempo, il Fmi ha anche ritoccato in meglio le previsioni per il 2015, trainate dall’economia globale, già favorita dai primi segni di ripresa.
Alla luce di queste informazioni, il Pil del Belpaese dovrebbe attestarsi, per il 2014, ad uno 0,6%, misero ma non malvagio, se si pensa alla flessione dell’1,8% del 2013 e al 2,5% del 2012.
Sul 2015 viene poi pronosticata una accelerazione della crescita al più 1,1%.
I dati sono contenuti in un parziale aggiornamento delle stime. Lo scorso ottobre, nel suo ultimo rapporto previsionale completo sull’economia globale, il World Economic Outlook, il Fmi indicava per il Pil italiano un +0,7% sul 2014 e un +1 %sul 2015.
Sull’insieme dell’area euro le stime di crescita sono state riviste al rialzo di un decimale di punto su entrambi gli anni: ora sul 2014 il Fmi prevede un +1%, mentre sul 2015 un +1,4%.
Vera MORETTI
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