Nessuna tregua per le imprese e le famiglie: la stretta creditizia non accenna a rallentare e, anzi, diventa sempre più soffocante.
Di fronte all’ovvietà dei fatti, anche l’Associazione bancaria italiana, nel suo rapporto mensile di febbraio, ha dovuto confermarlo.
Il secondo mese dell’anno è stato contraddistinto da un calo del 2,9% dei finanziamenti richiesti da imprese e famiglie, che va a sommarsi al -2,3% registrato a gennaio 2014.
L’indagine dell’Abi rileva che, viceversa, rispetto a febbraio 2013 il calo è stato del 3%, meno peggiore, anche se non migliore, di gennaio (-3,29%) e dicembre (-4,5%).
Per quanto riguarda i depositi, a febbraio hanno segnato un incremento su base annua dell’1,1% (in arretramento rispetto al +2,3% di gennaio) mentre la raccolta a medio-lungo termine (tramite obbligazioni, cioè) ha subito un crollo del 9,4%.
Prosegue senza soste, inoltre, la crescita delle sofferenze bancarie. A gennaio 2014 le sofferenze lorde sono risultate pari a 160,4 miliardi contro i 155,9 miliardi di dicembre 2013. Il rapporto sofferenze lorde/impieghi è, però, all’8,4%, lo stesso livello del ’99.
 
Vera MORETTI
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