Se dal 2007 il sistema bancario italiano ha perso circa 800 sportelli passando da circa 32.700 a 31.900 secondo i dati che si ricavano dalla Banca d’Italia che comprendono oltre 600 banche fra spa, popolari e banche di credito cooperativo, nei prossimi anni le più grandi banche del nostro Paese prevedono una revisione dei loro piani industriali con una riduzione di circa 1500 filiali. Da qui al 2017 così Intesa Sanpaolo prevede di passare da 4100 a 3300 sportelli (erano 6100 nel 2007), Unicredit di ridurre 500 sportelli da qui al 2018 sugli attuali 4100 e Mps 200 degli attuali 2300.
Sempre meno dedicate “alla cassa” e sempre più alla consulenza, le filiali non reggono il passo con l’introduzione di nuove tecnologie di banca on line che rendono praticamente inutile il passaggio fisico in filiale. “I clienti per le operazioni giornaliere come bonifici, estratto conto o pagamento bollette – spiegano i diretti interessati – non sono più disposti a fare la fila e operano da casa o dall’ufficio con pc e smartphone o anche dall’Atm ma per accendere un mutuo o realizzare operazioni complesse o percepite tali vogliono ancora parlare con qualcuno. Anche le banche on line si sono dovute per questo attrezzare con qualche filiale `fisica´”.
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