Vallarino Gancia: “La qualità risolleverà il mercato interno”

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Dopo l’intervento di ieri del presidente di Unione Italiana Vini, Domenico Zonin, oggi abbiamo incontrato Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Federvini in vista dell’edizione 2014 di Vinitaly in programma a Verona da domenica 6 aprile.

Inizierà domenica la 48esima edizione di Vinitaly, proiettata sul bio e sull’internazionalizzazione. Quanto sono fondamentali questi due settori per il futuro del vitivinicolo?
L’internazionalizzazione è un tema primario, così come dimostra la nostra storia del nostro Paese fatta da tantissimi produttori che hanno conquistato una grande fama a livello mondiale.
Il tema del bio ha grandissima valenza. Oltre ad essere una tipologia di produzione che trova un crescente interesse, va considerato come un orientamento della intera filiera – consumatore incluso – rispetto ai comportamenti ed alle azioni verso l’ambiente.
Nello scenario attuale quello che preoccupa è avere due grandi aree di riferimento, UE e Stati Uniti, con regole diverse in ambito bio e per questo sarà importante trovare anche accordi internazionali.

Nonostante tutto, nell’Italia del vino ci sono anche cantine controcorrente: l’export è da record, ma c’è chi cresce nel mercato interno…
Il mercato interno sta traversando complessità rilevantissime. Il settore vinicolo ha un numero di attori elevato, come nessun altro settore produttivo, ed è per questo che al suo interno esistono delle realtà produttive capaci di intercettare l’orientamento del consumatore e crescere di conseguenza anche perché c’è un chiaro orientamento a bere meno ma più di qualità.

L’evento fieristico è ancora utile per promuovere il settore?
Si, ma deve essere un evento capace di attrarre gli operatori esteri, con adeguate strutture organizzative capaci di offrire eccellenti servizi. Vinitaly ne è un bell’esempio.

Jacopo MARCHESANO