Boccalini: “Debiti Pa? O lo Stato paga o le imprese falliscono”

Dovrebbero essere in arrivo, il condizionale è sempre d’obbligo in questi casi, i quasi 2 miliardi di euro messi a disposizione da parte dello Stato nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni per poter ripagare i debiti contratti nel corso degli ultimi anni dalla maggior parte degli enti locali. Intanto, il Mef ha reso noto che le domande di anticipazione dovranno pervenire alla Cassa depositi e prestiti, complete in ogni elemento e redatte secondo lo schema allegato all’Atto aggiuntivo all’Addendum, entro il 3 giugno 2014. Per una breve chiacchiera in materia, oggi abbiamo incontrato Edoardo Boccalini, segretario nazionale INT.

Dott. Boccalini, a proposito di debiti della Pa: sblocco o spot da campagna elettorale?
Solo gli ennesimi spot da campagna elettorale, non credo sia cambiato nulla rispetto al passato. Il problema dei debiti dalla Pa non dovrebbe nemmeno porsi, stiamo quasi legittimando un qualcosa di aberrante: quasi quotidianamente le imprese falliscono per colpa della Pubblica amministrazione. Dovremmo gridare allo scandalo, dietro ogni impresa che fallisce ci sono persone.

Lo Stato sembra disposto a mettere a disposizione circa 1,8 miliardi di euro. Comunque giusto le briciole…
Lo Stato deve pagare i debiti come chiunque deve pagare i propri debiti, non c’è ombra di dubbio. E farlo relativamente presto, è anche una questione di buon esempio. Al giorno d’oggi l’imprenditore non ha certezze, non ha tranquillità, deve combattere contro tutti e contro tutto. Siamo arrivati al punto che il titolare di un’impresa non è più in grado di fare il proprio lavoro fronteggiando i pericoli che arrivano un po’ da tutte le parte. Solo i disonesti non pagano i propri debiti, speriamo di non deve inserire lo Stato in questa categoria per nulla nobile.

Intanto nel primo trimestre dell’anno il Pil italiano è tornato a scendere, facendo indietreggiare l’economia di 14 anni, vanificando in un istante le aspettative su una ripresa ormai imminente…
La ripresa è lontana purtroppo e molti segnali non inducono certo all’ottimismo. Ogni qualvolta si metta mano per semplificare alla fine si finisce sempre per complicare la situazione, questo è solo uno dei tanti motivi. Rimanere ottimisti è pressoché impossibile…

Jacopo MARCHESANO