Watify, progetto per promuovere le startup digitali

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Le startup che arrivano dall’Ue sono sostanzialmente in ribasso rispetto a quelle statunitensi: 6% contro 13%.
A mancare non sono però le idee, ma la possibilità di trasformarle in realtà, per timore, ma anche per carenza di mezzi.

Per questo motivo, la Commissione Europea ha lanciato Watify, iniziativa no profit che vuole promuovere l’imprenditorialità digitale, poiché si stima che l’Internet Economy nell’ambito dell’Unione Europea possa creare 1,5 milioni di nuovi posti di lavoro.

Il progetto avrà durata di due anni e cercherà di aiutare gli aspiranti imprenditori a superare le barriere che impediscono di creare la propria azienda, ma anche supportare le attività già avviate mostrando le opportunità disponibili per il business attraverso l’uso delle tecnologie digitali.

E’ stato anche istituito un tavolo di confronto sull’imprenditorialità composto da responsabili politici degli Stati membri competenti in questo settore, al fine di scambiare opinioni ed esperienze politiche coordinate per forgiare l’attuazione di una imprenditorialità digitale europea.

Il quadro di riferimento è estremamente positivo e le agenzie europee possono fare molto per incoraggiare l’imprenditorialità legata all’economia digitale. Essa, infatti, contribuisce per più dell’8% del PIL nelle economie dei paesi G20, alimentando la crescita e creando ulteriori posti di lavoro.

In Europa diverse ricerche hanno dimostrato che le pmi crescono 2-3 volte più veloce e creano nuove opportunità lavorative solo quando abbracciano tecnologie digitali innovative. Il matrimonio tra tecnologie e imprese, però, non si ferma solo alle startup ma può riguardare le imprese esistenti o quelle “tradizionali” al fine di trasformare tutte le aree di attività.

Le proposte per le imprese riguardano le soluzioni mobile e social, il cloud computing, l’analisi dei dati, la digitalizzazione della produzione, la prototipazione e i test di prodotti industriali, così come le tecnologie collaborative.
Si tratta, ahimè, di potenzialità poco sfruttate, almeno in Europa, se si considera che il 41% delle imprese non sono digitali e che solo il 2% trae pienamente profitto dalle opportunità digitali, con una variazione significativa per diversi settori.

Ma l’inversione di tendenza è alle porte, e si prevede che, entro il 2020, l’industria ICT genererà circa 4 mila miliardi di euro in tutto il mondo e circa il 40% del fatturato del settore e la quasi totalità della sua crescita sarà guidata dalle tecnologie digitali innovative che oggi rappresentano solo il 22% delle spese per ICT.

Vera MORETTI