Come abbiamo già ricordato abbondantemente nei giorni scorsi, dal 6 giugno scorso l’obbligo della fattura elettronica verso la Pubblica amministrazione è diventato operativo. Questo nuovo adempimento che rivoluziona l’organizzazione e il modo di lavorare delle Pa non opera immediatamente nei confronti di tutti gli enti. In effetti, l’obbligo scatta oggi solo per ministeri, Agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza. L’obbligo si estenderà a tutti gli enti ricompresi nel conto economico consolidato dello Stato solo dal 31 marzo 2015. In merito, oggi abbiamo incontrato la responsabile del Servizio Fiscale e Tributario di API Torino, Clara Pollet, per un breve chiacchierata.
Cosa cambia per le piccole e medie imprese con l’entrata in vigore dell’obbligo della fatturazione elettronica?
Sicuramente l’impatto tecnologico per una “piccola” azienda è notevole: stiamo infatti parlando di una “rivoluzione” degli usi. Ci si deve però orientare tra le varie norme che disciplinano l’obbligo. Occorre capire innanzitutto nei confronti di quali enti è scattato l’obbligo dal 6 giugno e non è così agevole per imprese spesso molto piccole (per questo è possibile però ricorrere al sito www.indicepa.it effettuando la ricerca per codice fiscale). Verificato l’obbligo occorre creare la fattura in formato .xml (solo per chi è già fornitore del MEPA è possibile utilizzare gli strumenti di creazione, invio e conservazione della fattura), poi inviare la fattura “firmata” nei modi previsti (pec, Entratel/Fisconline, …) e attendere le ricevute del sistema di interscambio e conservare il tutto in modo informatico (per adesso con apposizione della marca temporale ogni 15 giorni). Oltre che la conoscenza della normativa, quindi, occorrono conoscenze o strumenti informatici particolari.
E’ possibile quantificare i vantaggi teorici della fatturazione elettronica?
Vi sono innumerevoli studi che quantificano i risparmi di costi (carta, invio, archiviazione, elettricità…) e di tempo, ma è necessario per capire bene la fondatezza delle previsioni, verificare la situazione dopo qualche mese di applicazione.
Renderà più agevoli i pagamenti dei debiti arretrati della Pa?
Con la “data certa” dell’invio/ricevimento della fattura elettronica da parte della Pubblica Amministrazione non ci sono più scuse ai ritardi “burocratici” o “amministrativi” nei termini di pagamento.
Jacopo MARCHESANO
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