L’Ocse ha pubblicato nei giorni scorsi dati in cui si sottolineano le drammatiche condizioni di accesso al credito delle imprese medio piccole italiane, che limitano, ovviamente, la capacità delle stesse di contribuire a innovazione, crescita economica e occupazione. I dati arrivano fino al 2012 e mostrano che in Italia si è assistito ad una nuova contrazione dei finanziamenti alle pmi, un meno 1,5 per cento che segue il meno 1,9 per cento del 2011.
“Sono soprattutto le piccole e medie imprese a presentare una forte avversione nell’accesso al mercato dei capitali – ha dichiarato il presidente della Consob Giuseppe Vegas – una tale configurazione dell’assetto finanziario, fortemente dipendente dalle banche e privo di mercati azionari e obbligazionari sufficientemente sviluppati, risulta particolarmente penalizzante nell’attuale congiuntura, rendendo piu’ drammatico l’impatto, soprattutto per le Pmi, della stretta creditizia in corso”.
“Pertanto diventa sempre più urgente risolvere il problema del finanziamento delle imprese, come fattore determinante per favorire la crescita economica del Paese. La crisi finanziaria, la recessione economica e il nuovo quadro regolamentare di riferimento – ha concluso Vegas – hanno messo in evidenza come difficilmente il nostro sistema creditizio potrà continuare a rappresentare il prevalente canale di finanziamento dell’economia”.
JM
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