Expo 2015: come cambia il mercato immobiliare milanese

Meno di un anno e a Milano sarà Expo. A parte qualche ritardo nei lavori e le solite tangenti che ormai caratterizzano qualunque grande evento si organizzi dalle Alpi alle Pelagie, il conto alla rovescio è ufficialmente partito. Nonostante le polemiche e gli arresti dei giorni scorsi, è possibile evidenziare un primo segnale positivo: in controtendenza riguardo alla situazione generale italiana, nei primi mesi del 2014 si sono registrati i primi miglioramenti del mercato immobiliare all’interno del perimetro cittadino.

Nella città meneghina, nel primo trimestre del 2014, le compravendite hanno fatto registrare un +3,4%, confermando i segnali di ripresa riscontrati nei due trimestri precedenti. Inoltre in questi primi mesi del 2014 anche gli istituti di credito, incredibile ma vero, per quanto restino ancora selettivi nell’erogazione, si sono dimostrati più propensi ad erogare ridando fiducia ai potenziali acquirenti.

“Su Milano si attendono quasi 20 milioni di visitatori – si legge in una nota dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasae si prevede una spesa turistica di 3,5 mld di euro. Questo ha comportato un notevole interesse per immobili da destinare soprattutto al settore della ristorazione nelle zone più centrali di Milano (Quadrilatero, Cordusio, Cairoli e Brera). La richiesta più elevata è per le soluzioni con canna fumaria posizionate sulle vie ad alto transito; anche in questo caso l’aumento della domanda non ha determinato un aumento dei canoni di locazione. Per il prossimo anno le nostre previsioni sono per un ulteriore ribasso dei prezzi immobiliari sia a livello nazionale e sia per la città di Milano, dove prevediamo una contrazione compresa tra -2% e -4%”.

“Anche le zone interessate dal passaggio della linea 5 – conclude la nota – potrebbero registrare un miglioramento della vivibilità (ad esempio, in piazza Axum dove al momento c’è molta concentrazione di traffico in occasione degli eventi che si svolgono allo stadio San Siro). Anche la zona di Sempione che sarà interessata da quattro fermate (Gerusalemme, Domodossola, Tre Torri, Portello) e vedrà notevolmente migliorati i suoi collegamenti con le altre aree della città, non si può escludere possa registrare un avvicinamento dei prezzi immobiliari a quelli presenti nella zona Fiera-Monterosa, più quotata soprattutto sulle tipologie signorili”.

Jacopo MARCHESANO

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