Il lussemburghese Jean-Claude Juncker è il nuovo presidente della Commissione europea e succede al portoghese José Manuel Barroso. “Abbiamo bisogno di un profondo piano di riforme – ha commentato oggi appena eletto -. La gente ne ha paura, le sente minacciose, ma chi non le vuole affronta rischi più grandi. Abbiamo perso concorrenzialità perché abbiamo segnato il passo. L’Europa va resa un luogo attivo per cittadini e investitori. E l’economia deve servire i cittadini, le regole del mercato interno non devono valere più delle regole sociali, il mercato non deve prevalere. Sono un entusiasta dell’economia sociale di mercato. Benessere per tutti deve essere la nostra massima. Con la crisi non ha fallito l’economia sociale di mercato, ma quelli che hanno fatto politica badando solo ai profitti. Vorrei essere un presidente del dialogo sociale”.
“Serve la crescita, non finanziata da debiti che sono solo un fuoco di paglia. Abbiamo bisogno di un pacchetto di investimenti e un programma con un obiettivo: mettere le persone al centro della società. Al nostro interno sorge un 29mo stato, quello dei senza lavoro. Vorrei che questo diventasse un ‘normale’ Stato membro. Entro il febbraio 2015 vorrei che fosse pronto questo programma. E che nei prossimi 3 anni siano dedicati 300 miliardi di euro per questo programma”.
JM
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