I numeri snocciolati dalla prima rilevazione dell’Osservatorio sulla competitività delle pmi della SDA Bocconi mettono i brividi: 120 miliardi di euro di fatturato andati in fumo, 405.317 posti di lavoro persi, 8.841 imprese scomparse da quando la crisi ha iniziato a mettere in crisi il sistema delle piccole e medie imprese italiane.
Le imprese che sono sopravvissute alla crisi, d’altra parte, hanno fatto registrare tassi di crescita lusinghieri che hanno ricompensato gli innumerevoli sforzi compiuti duranti i mesi più bui di gestione: +26% tra il 2007 e la fine del 2012, ovvero l’equivalente di una crescita media del 4,8% l’anno, e una sola battuta d’arresto nel 2009 (-5,3%), ma con un 2012 piuttosto debole, caratterizzato da una crescita media dell’1,6% e da una metà della popolazione con crescita negativa. I settori più rappresentati tra le piccole e medie imprese di successo sono il commercio all’ingrosso e il manifatturiero (meccanica, alimentari e bevande e chimico-farmaceutico in testa).
La combattività, sul medio e lungo periodo, paga…
Jacopo MARCHESANO
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