Le retribuzioni contrattuali orarie nel mese di giugno, secondo quanto rilevato recentemente dall’Istat, sono cresciute dell’1,2% rispetto al 2013. Senza lasciarsi ingannare dal segno positivo davanti alla cifra, erano più di 30 anni che non si assisteva ad un livello di crescita delle retribuzioni così basso.
Rispetto a maggio l’aumento è dello 0,1%, sufficiente comunque ad allontanare lo spauracchio dell’inflazione. L’incremento è il risultato di un progresso dell’1,4% per i dipendenti del settore privato e di una variazione nulla per i’impiego pubblico. La crescita maggiore è riscontrabile per i lavoratori delle telecomunicazioni (3,1%), della gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (3%) e dell’estrazione di minerali (2,9%).
JM
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