Made in Italy, quando il cibo italiano è spaziale!

 

Che le eccellenze culinarie italiane arrivino in ogni angolo del globo non è propriamente un mistero, e i confortanti dati sull’export sono lì a testimoniarlo, ma che le prelibatezze cucinate dai nostri migliori chef arrivassero addirittura nello spazio, beh, era un po’ meno scontato. A renderlo possibile è la Argotec, l’azienda di Torino che fornisce alle missioni spaziali il necessario nutrimento per gli astronauti di mezzo mondo.

L’età media degli ingegneri che vi lavorano è decisamente bassa, poco sopra i 28 anni, i quali hanno sviluppato in modo indipendente una nuova area di ricerca per lo studio degli alimenti pensati appositamente per gli astronauti, il cosiddetto Space Food Lab.

«Gli astronauti hanno un’alimentazione molto controllata – ha spiega David Avino, managing director dell’azienda -. Il bonus food fa parte della loro scelta personale e viene consumato in momenti particolari. Circa due anni prima di partire vengono da noi e ci chiedono di preparare dei piatti speciali, generalmente legati alla tradizione culinaria del loro paese di provenienza e noi facciamo il possibile per accontentarli».

Ovviamente non tutti i cibi possono essere spediti in orbita, le schiscette spaziali, infatti, devono rispettare una serie di rigidi requisiti imposti dalla Nasa: niente briciole che potrebbero danneggiare le apparecchiature, nulla di troppo ingombrante e, soprattutto, qualcosa che sia in grado di conservarsi per mesi e sia semplice e veloce da mangiare. «È però importante salvaguardare la componente nutrizionale del cibo. Dietro ogni singolo prodotto ci sono mesi e mesi di ricerca e sviluppo» ha concluso David Avino.

JM