Assoedilizia: “La pressione fiscale sugli immobili uccide l’economia”

 

«L’esasperata pressione fiscale sugli immobili uccide l’economia in generale, non penalizza soltanto l’edilizia». Ne è convinto il presidente di Assoedilizia, Achille Colombo Clerici, che mette in guardia economisti e sociologi dagli effetti devastanti dell’incertezza circa la futura tassazione ancora tutta da definire.

«Per far crescere i consumi occorre far ripartire il motore dell’economia – ha dichiarato Clerici – e non redistribuire le energie di un motore che si sta fermando per mancanza di carburante. Economisti e sociologi, da Mario Draghi a Luca Ricolfi, stanno attestando quanto già percepivamo un anno fa semplicemente constatando lo stato d’animo del mondo dell’economia immobiliare. Quest’ultima è il pilastro cardine dell’economia generale: ma, come motore, le viene a mancare il carburante della fiducia da parte dell’ “universo” degli investitori – le famiglie. La sfiducia è generata a sua volta, oltre che dal pesantissimo ed intollerabile carico fiscale gravante sul settore, dallo stato di incertezza circa la futura tassazione».

«Come se non bastasse – ha concluso il battagliero presidente di Assoedilizia – la revisione catastale in atto, che avanza sostenuta in modo sconsiderato da chi la considera la panacea di tutti i mali, ma che si traduce in sostanza in una spada di Damocle pendente per anni sulla testa dei contribuenti, si aggiungono le varie notizie riguardanti la prospettazione di misure fiscali per nulla presenti all’attenzione del mondo istituzionionale, ma sollecitate da studiosi che avanzano le ipotesi teoriche piu’ disparate, dall’introduzione della patrimoniale all’ innalzamento delle aliquote dell’imposta sulle successioni e sulle donazioni».

JM