Secondo quanto riportato nell’ultima indagine del Centro studi di Unimpresa, il 42% del valore della Borsa di Milano sarebbe in mano straniere. Della serie: meno male che non si trovavano stranieri pronti ad investire in Italia! «Da gennaio 2013 a gennaio 2014, il capitale delle spa quotate del nostro Paese è passato da 354,7 miliardi di euro a 514,3 miliardi in crescita di 159,5 miliardi (+45%)» si legge nel rapporto di Unimpresa. «Sul listino tricolore cresce il peso degli azionisti non italiani, che ora hanno partecipazioni di imprese quotate della Penisola pari a 215,1 miliardi, il 41,8% del totale».
Come precisa prontamente Unimpresa a piè di pagina, quanto detto precedentemente non significa che quasi un’azienda italiana su due sia completamente in mani straniere. Infatti “la maggior parte delle imprese italiane non sono quotate in Borsa, il 53% è a conduzione familiare (e questo è vero anche per alcune aziende grandissime). Perciò il 42% di cui si parla riguarda una torta che non è il totale dell’imprenditoria nazionale”. Ma è pur sempre un dato da non sottovalutare e che, in queste percentuali, non era completamente preventivabile…
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