L’export italiano di frutta e verdura in Russia, prima ovviamente che Putin ordinasse il blocco delle importazioni agricole dai paesi che hanno adottato sanzioni contro Mosca dopo i recenti avvenimenti in Ucraina, secondo gli ultimi dati resi noti dalla Coldiretti si aggirava intorno ai 70 milioni di euro l’anno. Vista la crisi (ormai cronica) del mercato interno e le brutte notizie in arrivo dalla capitale russa, sono attese in questi giorni le prime contromisure della Commissione Europea a favore del crollo delle attività del primo produttore di ortofrutta del continente. Saranno messi a disposizione del settore fino a 125 milioni di euro in tutta l’Unione sino a novembre.
«L’efficacia delle misure europee dipenderà – ha sottolineato la Coldiretti – dalla tempestività e dalle modalità operative con cui sarà condotto l’intervento che riguarda prodotti freschi di stagione non stoccabili e senza mercati di vendita alternativi immediatamente disponibili come pomodori, carote, cavolo bianco, peperoni, cavolfiori, cetrioli e cetriolini, funghi, mele, pere, frutti rossi (fragole, lamponi, ribes, mirtilli, more, uva spina), uva da tavola e kiwi»
JM
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