Turismo, il settore tiene grazie agli stranieri

 

Maltempo e crisi economica, non è propriamente un buon momento, nonostante sia agosto, per concedersi le più che meritate vacanze… Secondo la solita indagine del periodo, realizzata dalla Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions, quasi 30 milioni di connazionali rimarranno a casa questa estate e rinunceranno alle ferie per la maggior parte dei casi (58%) per motivi economici. L’altra metà del cielo invece, pari a 28 milioni di persone tra maggiorenni e minorenni,  partirà o è già stata in vacanza. Il 70% dei fortunati, rispetto al 69% dell’anno scorso, preferisce la spiaggia, con il dettaglio che vede il 48,5% scegliere il mare della Penisola o delle due isole maggiori (rispetto al 47,4% del 2013), mentre il 21,8% (percentuale sostanzialemente invariata rispetto al 2013) riversarsi nei paradisi naturalistici delle isole minori. Il giro d’affari totale si attesta sui 17 miliardi di Euro rispetto ai 16,2 miliardi di Euro dell’anno scorso.

«Prosegue ad un ritmo del +2,5% la crescita della clientela estera diretta in Italia, – ha commentato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca– che rappresenta sempre più l’ancora di salvezza del settore e conferma l’ottimo rapporto qualità-prezzo del nostro sistema, lo stato di sofferenza dell’economia turistica italiana purtroppo continua a tenere in ginocchio soprattutto le località orientate prevalentemente al mercato italiano delle famiglie, sempre più costrette a rinunciare alla vacanza o a ridurne la durata».

«Inoltre i mesi di giugno e luglio sono stati condizionati negativamente dal fattore climatico, a causa di alcuni episodi di maltempo reale e da molti allarmismi infondati annunciati da siti scandalistici a caccia di click e proventi pubblicitari. Nel complesso – conclude il presidente degli albergatori italiani – l’incremento rispetto ai 26,8 milioni dell’estate 2013 andrà in prevalenza a beneficio delle destinazioni estere e ci lascia in ogni caso ben lontani dai 33,2 milioni del 2011.

Jacopo MARCHESANO