In tempi di crisi, gli italiani continuano a credere che investire nel mattone sia favorevole?
Il nostro è sempre stato un Paese dove la casa rappresenta un bene, tanto che le percentuali di coloro che decidono di comprare casa, piuttosto che optare per l’affitto, sono sempre quasi il doppio.
Il portale Casa.it si è chiesto, alla luce della situazione odierna, se è ancora così o se, a causa di mancanza di liquidità, ha cambiato idea e si è scoraggiato.
Dal sondaggio condotto dal portale immobiliare più visitato in Italia è emerso che non si è verificata alcuna inversione di tendenza, e che il 73,7% degli intervistati è ancora favorevole ad investire nel mattone, considerato, a questo punto, uno dei pochi sicuri.
Il 63% degli interpellati ha dato per scontata la sua risposta, dovuta al fatto che, a lungo termine, l’affitto risulta essere per nulla conveniente, mentre il 17,5% reputa ancora la casa “un bene che non si svaluta nel tempo”.
Il mattone è ancora un bene di rifugio? Ebbene sì e, per il 15,8% degli intervistati è anche rassicurante, come è rassicurante sapere di essere proprietari di una casa.
Ma la minoranza, ovvero il 23,7% degli italiani, ha risposto no a causa dell’eccessiva tassazione degli interessi dei mutui e dei costi di manutenzione, considerati elevati dal 40%.
Tra i lati negativi c’è anche l’incognita sull’effettivo aumento del valore (25%) e la difficoltà di smobilizzare in tempi brevi (25%).
Solo il 10% ha inoltre indicato la preferenza per strumenti finanziari più flessibili e redditizi.
Chi erano coloro che hanno risposto al sondaggio?
Per il 56% sono proprietari di casa e per il restante 44% locatari, soprattutto giovani di età compresa tra 18 e 25 anni e giovani adulti fino a 35 anni, appartenenti per di più al ceto medio
Il 50% dei favorevoli all’acquisto preferisce spendere i propri soldi in un mutuo piuttosto che nell’affitto, anche se le disponibilità economiche esigue spesso rappresentano la ragione per cui si rimanda, o si rinuncia, a fare il grande passo.
A metà strada tra i due opposti c’è la situazione del 23% di intervistati che hanno ottenuto l’intestazione di una proprietà di famiglia e la sincerità dell’8% che ammette di trovare più comodo stare ancora con i genitori.
Vera MORETTI
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