Era nell’aria l’accordo tra la Parmalat e la brasiliana Brf, una delle principali società brasiliane operanti nel settore food, per l’acquisto di undici stabilimenti della divisione dairy (latte e derivati) e ieri è finalmente diventato realtà per una cifra di poco superiore ai 610 milioni di euro. Gli analisti di Equita Sim giudicano l’operazione «strategicamente opportuna» in quanto consente a Parmalat «un concreto rafforzamento sul mercato brasiliano dove Parmalat aveva una presenza diretta marginale».
Inoltre, Parmalat ha chiuso il primo semestre di quest’anno con un fatturato superiore ai 2,6 miliardi, in leggera crescita dello 0,9% rispetto all’anno scorso, con margine operativo lordo, però, in calo del 5,1% a 184,4 milioni e profitti operativi netti in crescita del 3,7% a 132,7 milioni. A turbare gli animi del gruppo di Collecchio arriva però la condanna dalla Corte d’Appello di Bologna a risarcire a Citibank 431 milioni di dollari. E forse qualche soldino risparmiato non avrebbe fatto male…
JM
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