Da oggi attivo l’F24

L’Agenzia delle Entrate ha emanato una circolare per dare alcuni importanti chiarimenti relativi alle modalità di presentazione del modello F24, che entrano in vigore proprio da oggi, 1 ottobre.

Le novità più salienti ed importanti riguardano le possibilità, sempre più limitate, di presentazione del modello F24 cartaceo.
Oltre al caso del saldo inferiore o uguale a 1.000 euro, senza compensazioni, esistono altre tre fattispecie, dedicate ai soggetti privati: si tratta degli F24 precompilati, i versamenti rateali e l’utilizzo di crediti d’imposta in compensazione.

Ma vediamo con ordine tutte le novità.
Dall’1 ottobre 2014 il mod. F24 che, per effetto di compensazioni, presenta un saldo a zero deve essere presentato esclusivamente tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (Entratel/Fisconline):

  • 24 on line o F24 web se la trasmissione avviene direttamente dal contribuente;
  • F24 cumulativo o F24 addebito unico se la trasmissione avviene attraverso un intermediario abilitato.

Sempre dall’1 ottobre i modelli F24:

  • con saldo maggiore di zero, che presentano compensazioni;
  • con saldo maggiore di 1.000 Euro (anche senza compensazioni);
  • devono essere presentati esclusivamente con modalità telematiche, potendo in questo caso utilizzare non solo i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, ma anche quelli di internet banking offerti dagli intermediari della riscossione.

Oltre al caso del saldo inferiore o uguale a 1.000 euro, senza compensazioni, esistono altre tre fattispecie, dedicate ai soggetti privati: si tratta degli F24 precompilati, i versamenti rateali e l’utilizzo di crediti d’imposta in compensazione.

Eccoli nel dettaglio:

  • soggetti che utilizzano F24 precompilati dall’ente impositore (ad esempio Agenzia delle Entrate, Comuni, etc.), con saldo finale superiore a 1.000 euro, a condizione che non siano indicati crediti in compensazione;
  • contribuenti (non titolari di partita Iva) che al 1° ottobre 2014 hanno in corso versamenti rateali di tributi, contributi e altre entrate, anche per importi superiori a 1.000 Euro, con o senza compensazioni, e anche nel caso di saldo a zero;
  • soggetti che hanno diritto ad agevolazioni fiscali, nella forma di crediti d’imposta, utilizzabili in compensazione esclusivamente presso gli agenti della riscossione.

Vera MORETTI

Fallimenti aziendali, il credit crunch la causa

 

I numeri resi noti dal Cerved nei giorni scorsi che certificano l’aumento del 14,3% dei fallimenti aziendali in un anno non sono passati sotto traccia. Più di 4000 fallimenti in un solo trimestre, del resto, sono una cifra troppo elevata per non suscitare clamore. La stretta creditizia, come si immaginava, infatti, è tutt’altro che terminato e solo ad agosto lo stock di prestiti alle imprese si è fermato a quota 913 miliardi: ben 103 miliardi di euro di prestiti in meno rispetto al novembre 2011, con un calo complessivo addirittura del 10,2%.

A soffrire di più, come sempre, sono le imprese più piccole: quelle con meno di cinque addetti, sempre nel mese di agosto, mostrano una flessione del 2,3%. “E’ difficile parlare di ripresa in questo scenario – ha commentato Massimo Vivoli, vice presidente vicario di Confesercenti e presidente di Italia Comfidi – per questo chiediamo che il Governo intervenga con sollecitudine percorrendo la strada indicata con lungimiranza e chiarezza da Draghi e Bce, spingendo le banche a creare le condizioni per agevolare l’accesso al credito di imprese e famiglie e far ripartire, in questo modo, l’economia italiana”

“Ovviamente il credit crunch gioca un ruolo fondamentale in tale situazione. Da un lato facendo mancare un adeguato sostegno finanziario – in un periodo di stagnazione della domanda – all’intero sistema economico, dall’altro innescando una spirale negativa di sistematico ritardo nei pagamenti, ormai allargatasi a macchia d’olio: è, anzi, logico chiedersi se non sia il caso di intervenire a livello legislativo – e in modo incisivo – su questo malcostume, a cui molto spesso si adattano anche coloro che non versano in eccessive difficoltà” ha scritto Massimo Boidi, presidente Synergia Consulting Group, Alleanza Professionale di Commercialisti.

“Sicuramente l’iniezione di nuova liquidità disposta dalla Banca Centrale Europea – ha concluso Boidi – potrà avere positive ripercussioni sulle nostre aziende, ma dovrà inevitabilmente essere accompagnata ad una consistente riduzione del carico fiscale, soprattutto a livello di Irap, e ad una completa rivisitazione del mercato del lavoro, di cui oggi tanto si discute”.

Jacopo MARCHESANO