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Pubblicato il nuovo decreto Smart&Start

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del ministro dello Sviluppo economico dedicato alle startup innovative.
Nel decreto sono comprese le regole per gli incentivi del nuovo bando Smart&Start rivolto alle giovani realtà imprenditoriali innovative italiane.

Ma, nonostante la pubblicazione in Gazzetta, dovranno passare 60 giorni prima che Invitalia, ovvero il braccio operativo che si occupa del programma, possa dare il via alle operazioni.

Vediamo nel dettaglio le novità all’interno del decreto.

Per prima cosa, esso è stato esteso a tutte le potenziali realtà del territorio italiano, alle quali vengono date agevolazioni per un totale di 200 milioni di euro per il sostegno di programmi d‘investimento e costi di esercizio per piani d‘impresa, purché si risponda a determinati requisiti.

Ovviamente, per accedere alle agevolazioni, le nuove imprese devono essere innovative, iscritte nella relativa sezione speciale del Registro delle imprese, caratterizzate da un significativo contenuto tecnologico e innovativo oppure essere mirate allo sviluppo di prodotti, servizi e soluzioni per l’economia digitale o ancora finalizzate alla valorizzazione economica di quanto scoperto tramite ricerca pubblica e privata.

Gli incentivi possono andare anche a persone fisiche mentre le imprese non devono essere in piedi da più di quattro anni.

Alcune modifiche, rispetto al decreto iniziale, riguardano anche i finanziamenti, a tasso zero, da restituire in dieci anni che arriveranno a coprire fino al 70% dell’investimento totale.
Ma, se si tratta di startup costituite da donne e giovani, o che vedono coinvolto nel progetto un dottore di ricerca italiano impiegato all’estero che per quell’impresa scelga di rientrare in Italia, insomma una mininorma per i cervelli di ritorno, la percentuale sale all‘80%.

Tradotto in euro, si va da 100mila euro minimi fino alla soglia massima di 1,5 milioni di euro.

Mezzogiorno e L’Aquila mantengono comunque un trattamento di favore grazie a ulteriori contributi a fondo perduto fino al 20% dell’investimento ammesso.
Sono anche previsti servizi di tutoring tecnico-gestionale dal valore di 15mila euro per il Sud e L’Aquila e 7.500 per le altre Regioni destinati alle iniziative più giovani, quelle sotto i 12 mesi.

Domenico Arcuri, ad di Invitalia, ha dichiarato: “Verrà lasciato un vantaggio relativo alle regioni del Sud ma si è ritenuto di dover anche andare incontro alle opportunità presenti nei luoghi dove c’è più mercato”.

Vera MORETTI

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