Per famiglie e imprese il Natale 2014 si conferma ancora difficile, ormai per il sesto anno consecutivo. Se si esclude infatti il Natale del 2008, in cui gli effetti della crisi ancora non erano così evidenti, dall’anno successivo è stato un susseguirsi di magre.
Anche in questo Natale 2014 si conferma infatti il calo dei consumi previsto dal Codacons. Dopo l’associazione dei consumatori, infatti, anche i commercianti hanno registrato finora un calo nelle vendite legate al Natale 2014, come attestano i dati diffusi nei giorni scorsi da Confcommercio.
Secondo il Codacons, per il Natale 2014 gli acquisti delle famiglie per beni e servizi legati tipicamente alle festività sono in calo del 5% rispetto allo scorso anno, con una contrazione della spesa pari a circa 500 milioni di euro.
Vi sono però alcune categorie merceologiche che non risentiranno della crisi; alimentari, telefonia, giocattoli ed elettronica vedranno consumi in linea con quelli degli scorsi anni, mentre i comparti abbigliamento, calzature e arredamento risentiranno del taglio degli acquisti, dovuto anche alla vicinanza al Natale 2014 dei saldi invernali, che in molte città partiranno già dopo l’Epifania.
Come se non bastasse, a complicare lo scenario di questo Natale 2014 ci si mettono anche le scadenze fiscali del mese di dicembre. Secondo il Codacons, infatti, stanno avendo un impatto pesante sulle spese degli italiani per le festività. Commenta il Presidente del Codacons Carlo Rienzi: “Ma gli italiani, per far fronte al pagamento delle tasse, hanno dovuto tagliare anche gli addobbi natalizi in casa, al punto che 1 famiglia su 3 ha rinunciato quest’anno a nuovi acquisti, preferendo riciclare palline, coccarde, luci, presepi degli anni passati”.
Insomma, conclude Rienzi, “anche quest’anno sarà un Natale di e prosegue il trend negativo dei consumi natalizi, che ha visto la spesa complessiva degli italiani calare di oltre 8 miliardi di euro dal 2007 ad oggi“.
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