In quanto a fantasia nel dare nomi a tasse e imposte, il nostro fisco non ha eguali al mondo. Dopo l’Imu, ecco l’ Imus, o imposta municipale secondaria, che dovrebbe entrare in vigore quest’anno anche se manca ancora il regolamento governativo alla cui stesura dovrà partecipare la Conferenza Stato-città e autonomie locali. Ragion per cui, l’ Imus non potrà partire.
L’ Imus è stata introdotta dall’art. 11 del D.Lgs. n. 23/2011, il cosiddetto Decreto sul Federalismo fiscale, ed è una tassa omnicomprensiva: includerà il canone e la tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, l’imposta comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni e il canone per l’autorizzazione all’installazione dei mezzi pubblicitari.
Solo che, appunto, a causa della mancanza del regolamento attuativo, l’ Imus, che si configura come una vera “imposta a testata multipla” resterà ancora per un po’ nel congelatore. Anche se, dal momento che servirà a portare risorse nelle agonizzanti casse delle amministrazioni locali, siamo sicuri che non ci vorrà troppo tempo prima che il regolamento per attivare l’ Imus venga scritto…
Il Ministero della Salute spiega come conservare correttamente gli alimenti nel frigorifero: latte, carne e…
Lidl annuncia un nuovo Recruiting Day l’11 novembre 2025: una giornata di colloqui in presenza…
Costa solo 34,20 euro l’anno ma colpisce tutti i conti correnti attivi: è l’imposta di…
Arriva dal Giappone il Kakeibo, un metodo tradizionale che aiuta a risparmiare con carta e…
Poste Italiane apre una nuova tornata di assunzioni per novembre: centinaia di posti tra portalettere,…
Notizie per chi ha un mutuo a tasso variabile: la riunione di ottobre della Banca…