Tra le misure che il governo sta provando a mettere in atto per sostenere le imprese e rilanciare i consumi, c’è anche il rafforzamento del Fondo garanzia Pmi attraverso l’apertura a nuovi intermediari, diversi dai classici istituti di credito e dai Confidi: si punta infatti a far concedere finanziamenti alle imprese, garantiti dello Stato, anche ad assicurazioni e a fondi di credito.
Il Fondo garanzia Pmi offre loro una garanzia fino all’80% di qualsiasi operazione finanziaria, purché finalizzata all’attività di impresa. Il tetto massimo della garanzia è di 2,5 milioni per singola azienda e alla garanzia data dal Fondo possono accedere anche i professionisti, non solo le imprese.
La novità sulla gestione del Fondo garanzia Pmi è contenuta nel provvedimento del governo per lo sviluppo, sul quale stanno mettendo le mani congiuntamente le segreterie tecniche del ministero dello Sviluppo Economico e del ministero dell’Economia.
Con le nuove specifiche del Fondo garanzia Pmi sarà introdotto un nuovo modello di rilascio delle garanzie da parte del Fondo centrale di Garanzia e i criteri di valutazione in base al quale poter accedere al Fondo garanzia Pmi saranno aggiornati periodicamente attraverso decreti attuativi emanati dai due ministeri responsabili. Si rimane ora in attesa del provvedimento definitivo sul nuovo Fondo garanzia Pmi, che dovrebbe arrivare sotto forma di decreto legge. Inizialmente, infatti, era prevista l’ipotesi di coordinare il testo con la legge di stabilità approvata a fine 2014, ma il piano era poi saltato.
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