Casalinghi, un settore che tira

Casalinghi, un settore che tira

Sono ben 28mila le imprese che, in Lombardia, operano nei settori dei casalinghi, tra mobili e complementi di arredo, accessori per la cucina ed elettrodomestici. Il dato emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese – Infocamere al terzo trimestre 2014. Di queste imprese, 11mila operano nel manifatturiero e circa 17mila nel commercio all’ingrosso e al dettaglio.

Le imprese lombarde di casalinghi sono concentrate tra Milano (9mila), Brescia e Monza e Brianza (oltre 3mila); seguono Bergamo, Varese e Como con oltre 2mila. In Italia se ne contano 207mila: prima Roma con 15mila imprese, seguono Napoli con 14mila e Milano con, appunto, 9mila.

A Cremona e Lecco le imprese di casalinghi sono specializzate nella fabbricazione di prodotti in vetro (4% delle imprese di casalinghi rispetto a una media lombarda di 3%), a Sondrio nella lavorazione della pietra (11% rispetto a una media lombarda del 4%), a Lecco e Brescia nella lavorazione di oggetti in metallo (42% e 22% rispetto al 15% lombardo), a Como nella fabbricazione di mobili (25% rispetto all’8%), a Mantova e Pavia nelle ferramenta (17% e 16% rispetto al 10%), a Sondrio e Mantova nella vendita di mobili (18% e 17% rispetto al 13%).

Nell’industria dei casalinghi in Lombardia prevalgono la fabbricazione di oggetti in metallo, con 4mila imprese, di mobili con 2mila, di gioielleria, vetro e taglio pietre con circa mille. Nel commercio al dettaglio i negozi di mobili sono 4mila, 3mila le ferramenta, quasi 2mila quelli di tessili e quasi 2mila quelli di argenteria-gioielleria.

Secondo un’indagine sui consumi delle famiglie milanesi, realizzata nel 2014 dalla Camera di commercio di Milano in collaborazione con il servizio statistica del Comune di Milano, le famiglie del capoluogo spendono 1,4 miliardi all’anno per i casalinghi, in media 1.870 euro a famiglia. Ben 156 euro al mese soprattutto in servizi domestici (il 34,8% sul totale delle spese per la casa), detersivi (14%) e mobili (17,6%). Per gli articoli di arredamento e la biancheria si spendono 8 euro al mese a famiglia, 7 euro per i piccoli apparecchi elettrici e accessori, 2 euro al mese per pentole, posate e stoviglie.