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Tfr in busta paga: e se l’azienda non ha i soldi?

Il Tfr in busta paga non è un’incognita solo per il lavoratore, ma anche per l’azienda. Non è detto, infatti, che tutte le imprese che ricevono dai propri dipendenti la richiesta dell’anticipo del Tfr in busta paga abbiano la liquidità necessaria per farvi fronte. Che cosa fare, allora?

Per le aziende con meno di 50 dipendenti, le quali non sono quindi tenute a versare il Tfr al Fondo di tesoreria Inps, è possibile accedere a un apposito finanziamento garantito dal Fondo stesso; a tale finanziamento non è possibile applicare tassi, comprensivi di oneri, che siano superiori al tasso di rivalutazione delle quote di Tfr.

L’accesso al credito attraverso il fondo per poter erogare il Tfr in busta paga deve essere effettuato direttamente dai datori di lavoro all’Inps per via telematica, fornendo all’Istituto tutte le informazioni necessarie all’attivazione del finanziamento. Entro 30 giorni dalla data della richiesta, l’Inps rilascia l’autorizzazione o meno ad accedere al fondo.

Con la certificazione dell’Inps è così possibile accedere al finanziamento per ottenere i fondi necessari all’anticipo del Tfr in busta paga. Il finanziamento può essere acceso tramite un solo intermediario aderente, il quale stipula con il datore di lavoro un contratto ad hoc con garanzia. È necessario che la garanzia in questione preveda la costituzione del privilegio speciale sui beni mobili.

Una volta concesso il finanziamento, l’intermediario aderente comunica all’Inps l’avvio dell’erogazione del finanziamento stesso, il cui importo non può essere superiore a quella della quota di Tfr in busta paga che l’Inps certifica mese per mese.

Dall’Inps arriva mensilmente all’azienda e all’intermediario aderente, entro 60 giorni dal primo giorno del mese successivo a quello di competenza, la certificazione della quota di Tfr in busta paga da finanziare, così come risulta dalle denunce contributive del datore di lavoro.

Il rimborso del finanziamento assistito da garanzia per la liquidazione del Tfr in busta paga è stato fissato al 30 ottobre 2018. Qualora risulti che il finanziamento sia stato utilizzato, anche in parte, per motivi diversi dall’anticipo del Tfr in busta paga, l’erogazione viene interrotta e l’azienda deve rimborsare immediatamente la quota di finanziamento già fruita, con i relativi interessi.

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